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Con il doposcuola alla mostra virtuale di Van Gogh

Oggi abbiamo vissuto con i nostri bambini un’esperienza travolgente, accompagnandoli alla mostra virtuale di Van Gogh.
Nella sala immersiva, stesi sul tappeto a guardare le proiezioni, alla domanda come fosse questa esperienza hanno risposto “bellissima!” “La migliore gita che facciamo!” “La migliore di sempre del doposcuola!”
Intanto Fatima una piccolina timida, sussurrando sicura che le avremmo detto di no, ha chiesto il permesso di togliersi le scarpe. Alla inattesa risposta positiva, beata si è stesa anche lei a godersi le emozioni, accennando poi passi di danza sospesi fra le pennellate.

Infine con il passaggio nella sala della realtà virtuale, mentre erano chiusi nei visori tutti sentivano l’esigenza di condividere lo stupore e le emozioni, e dopo erano pieni di entusiasmo nel raccontare l’esperienza tridimensionale.
Felici hanno disegnato, scambiandosi impressioni, e fra i tanti bigliettini che hanno lasciato sulla parete in uscita, abbiamo individuato questo di Andreea “la famiglia e l’amicizia viene per prima!!”.
Tornando a casa, Anita tutta compresa ha spiegato che Van Gogh era schizofrenico, e dunque vedeva la realtà a modo suo, e “noi siamo fortunati a vederla come lui la vedeva”.
Stanchi ma felici li abbiamo salutati di nuovo nel cortile dei Cristallini, lasciandoli tornare a casa garruli, con negli occhi ancora i caldi colori di Van Gogh a intrecciarsi ai mille nastri azzurri del quartiere.

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