noi ragazzi di oggi
Noi, ragazzi di oggi. Sono parole che dette senza pensarci troppo non hanno molto valore ma invece no, non è così. Forse si siamo solo ragazzi, forse facciamo solo guai, forse non ascoltiamo mai nessuno, ma questo periodo, l'adolescenza, è il più bello. Sono degli anni che si ricordano per sempre.
I ragazzi sono un po' così, si ricordano tutto "per sempre", un'amicizia sarà per sempre, un amore sarà per sempre ma alla fine tutto passa. Tutto tranne la nostra speranza.
Noi siamo quelli che si dispiacciono per poco, quelli che anche se solo per una parola dolce si emozionano, quelli che solo guardandosi negli occhi capiscono tante cose, quelli che vedono un mondo davanti a loro ma non vogliono mai affrontare le novità per non crescere, siamo pieni di problemi che affrontiamo a volte a testa alta altre con le lacrime agli occhi, abbiamo un cuore enorme che si spezza facilmente. Abbiamo tanti difetti e pochi pregi. Viviamo su whatsapp e facebook, spesso non riusciamo a dirci le cose in faccia per troppa paura. Amiamo tanto ma non sappiamo dimostrarlo. Ci basiamo sulle apparenze quando poi il meglio di una persona è sempre da scoprire. Passiamo i pomeriggi a rimandare lo studio al minuto dopo. Siamo solo ragazzi. Siamo felpe troppo larghe e tute da ginnastica. Siamo capelli scompigliati e cuffiette nelle orecchie senza le quali non potremmo vivere. Non siamo capiti ma molto spesso siamo noi che non capiamo. Viviamo tra colori, scritte sui muri, dediche sul diario, abbracci, lettere e cellulari. Siamo un po' così. Siamo solo ragazzi. Lasciateci credere di poter restare così per sempre. Non fissateci la fobia di un domani lontano perché è qualcosa di più grande di noi. I nostri domani li viviamo ogni istante, noi, e ci fanno paura. Diteci che la decisione non è una sola, che si sceglie ogni momento, che ci si può spostare da una strada all'altra, tornare indietro, correre e poi fermarsi per prendere fiato.
Ci sentiamo grandi ma non sappiamo nemmeno cosa significa esserlo e, forse, non vorremo saperlo mai.
Roberta 3F – scuola media Poerio, ottobre 2013