Il primo anno di attività del progetto STEP
Da oltre 15 anni la Fondazione Alessandro Pavesi ETS opera per sviluppare la crescita educativa, la coesione sociale ed il rispetto delle regole di adolescenti in alcune aree maggiormente deprivate di Napoli
Con il progetto STEP le varie attività di doposcuola, teatro delle emozioni nelle scuole e sport sono state ancor più integrate, iniziando con l’anno scolastico 2024-25
Grazie all’impegno di 58 educatori e di 30 docenti scolastici il progetto ha coinvolto 736 giovani già dal primo anno sostenendo una spesa di €113.000 oltre al costo figurativo degli educatori volontari pari a ca. €95.000
I risultati della valutazione di impatto sociale mostrano:
- il raggiungimento di un livello educativo adeguato
- una riduzione della dispersione scolastica nei gruppi coinvolti
- mentre sono ancora rilevanti i livelli di disgregazione sociale e di povertà culturale
1) IL CONTESTO DI RIFERIMENTO
La povertà educativa dei giovani a Napoli è una drammatica emergenza, come misurato dai dati Invalsi che mostrano un quadro in continuo peggioramento
Fra gli studenti italiani di terza media (dopo 8 anni di scuola) il 38% non ha un livello di competenze alfabetiche almeno sufficienti il 44% per competenze numeriche (i cosiddetti low performer)
- A Napoli oltre il 48% degli studenti di scuola media ha livelli insufficienti nelle competenze alfabetiche e oltre il 60% in quelle numeriche

Gli studenti di 5a superiore (dopo 13 anni di scuola) con competenze insufficienti sono il 49% per quelle alfabetiche ed il 50% per le competenze numeriche
- oltre 2 studenti su 3 delle scuole superiori di Napoli hanno carenze sia nelle competenze alfabetiche che numeriche
- i dati peggiori in Italia

Mentre i giovani che non studiano o lavorano (NEET) a Napoli sono il 39%, la dispersione scolastica è in aumento negli ultimi due anni scolastici:
- è passata dal 5,0% al 6,3% nelle scuole primarie
- dal 7,0% all’8,4% nelle scuole secondarie di 1° grado
- dal 15,6% al 17,1% nel biennio nelle scuole secondarie di 2° grado
I dati sono ancor più preoccupanti nelle scuole dei quartieri in cui la Fondazione è più presente, dove la dispersione scolastica ha raggiunto livelli ancor maggiori:

2) IL TEATRO NELLE SCUOLE
Da quasi 15 anni la Fondazione Alessandro Pavesi realizza nelle scuole di Napoli progetti di «teatro dei sentimenti» che portano gli studenti ad elaborare in ore curricolari le loro emozioni e difficoltà in una fase critica della crescita e delle relazioni interpersonali
Le attività STEP hanno coinvolto 440 studenti di 23 classi di scuola superiore (202 alunni), media (201) ed elementare (37 alunni), di cui 54 con DSA e 48 extracomunitari
A fronte di una dispersione scolastica media del 17% per le scuole secondarie di Napoli, nelle classi seguite è stata del 13%, a riprova del ruolo del teatro di attrarre a scuola gli alunni
Il voto medio di 7,4 e livelli di competenze superiori alla sufficienza sono una riprova delle forti motivazioni
- pur riguardando le classi più «difficili» di ogni scuola

3) IL DOPOSCUOLA
Il doposcuola ha coinvolto 42 adolescenti che hanno totalizzato 10.329 ore di lezione (+15% rispetto all’anno precedente)
Forte presenza di famiglie immigrate con ulteriori difficoltà linguistiche e di inserimento
Con l’esclusione di un alunno bocciato alle superiori, gli studenti partecipanti hanno avuto tutti un adeguato rendimento scolastico (voto medio 7,0 e 18 giorni di assenza a scuola in media) e presentano competenze superiori alla sufficienza
Scarsi gli stimoli culturali: nel 75% dei casi non hanno letto un libro non-scolastico nell’ultimo anno
- abbiamo aperto una sala lettura al doposcuola
Il doposcuola non è solo supporto allo studio, ma anche modello educativo, accoglienza e aiuto ai giovani a superare le difficoltà dell’età evolutiva (con l’ausilio di logopedisti, psicologi, pedagoghi)
- 33 educatori volontari con 2.500 ore di presenza

4) LO SPORT
Oltre ad essere uno sfogo in quartieri privi di infrastrutture di svago, lo sport è un modello educativo che insegna il rispetto delle regole e degli altri
Uno sport difensivo e di autocontrollo come il karatè ha una particolare valenza in quartieri violenti come Scampia dove è diffusa la prepotenza e la sopraffazione
Le attività sportive della Champion Center di Scampia hanno coinvolto 253 minori nel karatè e nella danza con una presenza media di 215 giorni nell’anno
Partecipazione a competizioni internazionali, in parte finanziate con risorse proprie della Fondazione
. un atleta è diventato campione mondiale juniores
- un altro è primo nella ranking mondiale di karatè
- entrambi entreranno nei gruppi sportivi di Polizia e Carabinieri
Il 90% dei giovani sportivi non partecipa alla vita comunitaria, presumibilmente anche per l’assenza di luoghi di aggregazione
5) LA SOCIALIZZAZIONE
Non esistono luoghi di incontro e socializzazione a Scampia, grande come un capoluogo di provincia di medie dimensioni
Il deprivato contesto sociale dell’Officina delle Culture Gelsomina Verde di Scampia, dove è la palestra della Champion Center, è figlio della fragilità economica prevalente:
- il 69% delle famiglie ha un reddito di sussistenza (inferiore a 12.000 euro)
- l’83% dei padri è disoccupato o ha un’occupazione precaria
- il 62% delle madri non ha alcuna occupazione, il 30% svolge lavori precari
In una ex-scuola abbandonata in seguito all’ultima faida di camorra, divenuta piazza di spaccio e poi strappata all’incuria da un gruppo di volontari visionari, il Centro Gelsomina Verde è una casa di comunità per rifugiati, laboratori di inserimento per ex-detenuti e palestre
Tramite il progetto STEP realizzeremo un’area di aggregazione con bar e pizzeria per la comunità del quartiere:
- è stata completata la rimozione dei detriti dagli spazi destinati a divenire una sala bar/pizzeria sociale con annessa area giochi per bambini
- il progetto architettonico è stato donato da una società di ingegneria con relativo computo metrico
- i lavori cominceranno ad inizio 2026


6) LA VALUTAZIONE DI IMPATTO SOCIALE
Dal 2020 abbiamo sviluppato con AICCON e Techsoup un modello di valutazione di impatto sociale realizzato su misura sulle nostre specifiche attività
Superato un periodo iniziale di sperimentazione ed affinamento, la VIS è pienamente operativa sin dall’a.s. 2022-23
Sulla piattaforma Impactroom sono stati censiti nell’ultimo a.s. 423 beneficiari, pari a ca. il 60% dei giovani coinvolti quest’anno nelle nostre attività:
- 216 alunni partecipanti a progetti di teatro nelle scuole
- 170 minori atleti delle attività sportive di Scampia
- 37 minori che hanno seguito il doposcuola
Di ognuno di loro sono state valutate a fine anno le competenze scolastiche e quelle relazionali/sociali, in un’analisi che ne analizzerà l’evoluzione nell’arco di tutto il quadriennio del progetto STEP

