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Scuola Media Poerio – 2009/2010 – la città visibile

La nostra città “visibile” …

ogni paese, anche quello che pare più ostile e disumano, ha due volti: a un certo punto finisci per scoprire quello buono, che c’era sempre stato, solo che tu non lo vedevi e non sapevi sperare …

Il 16 Aprile, dalle ore 9 alle 11, le classi I D e II F hanno realizzato dentro e fuori la loro scuola una riflessiva e al tempo stesso effervescente performance sulla necessità di una migliore sicurezza stradale

La sicurezza stradale ve la insegneremo noi!

sembrano gridare i ragazzi della Scuola Media Carlo Poerio e lo fanno con la determinazione e con la forza della loro età. Qualcuno la chiama ingenuità, qualcun altro (pochi) saggezza.

L'evento è la conclusione del progetto "Vivo la strada" che ha cercato di sensibilizzare i ragazzi sul tema della "cittadinanza attiva e sicurezza stradale", affinché imparino a vivere la strada come utenti consapevoli e potenzino l'acquisizione di una coscienza civile.

L'aumentata attenzione verso una cultura della legalità non può escludere la questione della sicurezza stradale. Si parla tanto di incidenti stradali e le cifre sono davvero impressionanti e allarmanti; pertanto è sempre più necessario promuovere azioni che inducano i giovani a:
– conoscere i fattori che possono causare pericoli e danni alla circolazione stradale
– vivere il rispetto delle regole non come coercizione ma come modello di comportamento
– interiorizzare i comportamenti "responsabili" dell'utente stradale
– coltivare l'esercizio attivo della cittadinanza, riflettendo sul valore della solidarietà e dell'amicizia.

Una coralità di voci e di pensieri che presenta la città attraversata dagli occhi degli adolescenti.

Durante l'anno si è riflettuto su temi ampi e profondi (gli ideali, la solidarietà) e su problematiche condivise (l'amicizia, la cura degli altri). Si è giunti a comprendere insieme ai ragazzi che la diversità è una ricchezza per la singola persona e soprattutto che il cittadino che davvero vuole un mondo migliore deve poter vivere in armonia con gli altri: chi meglio di un ragazzo incolpevole può insegnare ad un adulto la civiltà?

Accanto agli studenti adulti, insegnanti, operatori teatrali ma anche artisti "particolari": il pubblico è stato accolto da un festante suonatore di djembè, che ha dato ritmo e forza alle parole dei ragazzi, e da un trampoliere con il passo lungo, alto come un faro.

Gruppi di studenti con pettorine verdi della Fondazione Alessandro Pavesi e caschetto giallo in testa hanno aiutato operatori del Comune e di Napolipark per dipingere le strisce pedonali, aggiustare il semaforo ed installare nuovi cartelli stradali nelle vicinanze della loro scuola.

Gli adolescenti hanno occhio sensibile e più di noi adulti notano i difetti e i limiti dei cittadini: durante l'anno abbiamo raccolto testimonianze sul percorso che fanno da casa a scuola ogni giorno. Nei loro volti si scorge il fastidio di una strada impraticabile e sporca, di marciapiedi colmi di motorini, di macchine parcheggiate in malo modo, di muri e monumenti cancellati da murales disordinati e incomprensibili. Il desiderio di un mondo migliore richiede innanzitutto una pulizia visiva degli ambienti pubblici.

I nostri ragazzi rivendicano il desiderio di passeggiare in sicurezza e giocare in compagnia in luoghi aperti puliti e ben mantenuti.

articolo su Il Mattino 13/4/2010

 guarda il video:

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