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La ripresa dei laboratori teatrali nelle scuole

Sono tornati a fiorire i sorrisi.

Sono sorrisi di occhi. Le labbra sono ancora nascoste dalle mascherine.

Ma gli occhi no, quelli sorridono.

Li abbiamo incontrati, alla ripresa dei laboratori teatrali.

Occhi vivi, su corpi che non ne vogliono più sapere di stare fermi.

Occhi che narrano storie di solitudine, di isolamento, di tristezza vissuta e mai raccontata.

Corpi che si incontrano in timidi abbracci, proibiti.

Il laboratorio teatrale permette la riconquista dello spazio.

Quello fisico, del movimento, del gioco, del gesto.

Quello emozionale, del racconto, del vissuto.

Quello espressivo, della messa in scena di sé e dell’altro.

Adesso è autunno, tempo incline alla malinconia.

Questi occhi, questi corpi vogliono però già rinascere.

Rifiorire.

È necessario alimentare il fuoco della loro energia vitale, è necessario per quelli che ci sono, già presenti e partecipi.

È indispensabile per quelli che latitano, che hanno sofferto di più, che si sentono ancora stretti nelle morse di un disagio indicibile.

Riprendiamoci i sorrisi. E i visi, le braccia, i corpi.

Ci siamo messi in ascolto del silenzio.

E da questo elaboriamo spunti, parole, racconti, per la grande rappresentazione della vita.

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